sabato 1 gennaio 2011

L'Ipercolesterolemia

Può essere legata ad un’alterazione del metabolismo di natura genetica o ad errori nella dieta. Si distingue un
colesterolo “buono” (HDL-colesterolo) che è lo “spazzino” delle arterie, cioè quello che protegge le arterie dall’arteriosclerosi, ed un colesterolo “cattivo” (LDL-colesterolo) che invece la favorisce.
Recenti studi hanno inequivocabilmente dimostrato che l’abbassamento del colesterolo, con alcuni farmaci, riduce la mortalità da cardiopatia ischemica e le sue complicanze, sia nei soggetti già affetti da tale malattia (prevenzione secondaria) che in quelli ancora apparentemente sani (prevenzione primaria).
È chiaro tuttavia che una modifica dello stile di vita (alimentazione corretta ed attività fisica regolare) può evitare, in molti casi, l’assunzione di farmaci.
In prevenzione primaria, cioè nei soggetti che non sono affetti da un’aterosclerosi nota, i livelli “desiderabili” di colesterolo totale, secondo le più recenti linee guida, devono essere inferiori ai 190 mg/dl, quelli di HDL-colesterolo superiori a 40 mg/dl per gli uomini e 50 mg/dl per le donne e quelli di LDL-colesterolo al di sotto di 115 mg/dl.

1 commento:

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