venerdì 7 gennaio 2011

Ecocardiogramma

Non è invasivo (tranne nel caso del transesofageo) né utilizza raggi,
ma ultrasuoni (onde sonore innocue) che vengono emessi da una
sonda appoggiata sul torace del paziente (ECOCARDIOGRAMMA
TRANSTORACICO) e che rimbalzando sulle pareti del cuore ne
proiettano l’immagine su uno schermo.
È possibile quindi “vedere” il cuore in movimento, analizzando il fun-
zionamento del muscolo cardiaco, delle valvole e delle altre strutture.
È possibile quantificare il danno subito dal cuore dopo un infarto, la
gravità di una stenosi od un’insufficienza valvolare, ecc... L’esame du-
ra 20 minuti circa, è privo di rischi e non provoca dolore.
Talora viene eseguito durante il test da sforzo o mentre il cuore è sti-
molato con alcune sostanze (dipiridamolo o dobutamina) sommini-
strate per via endovenosa (ECOSTRESS). In questi casi è possibile
che il paziente accusi, durante l’esame, una palpitazione, una sensa-
zione di calore o un’oppressione al petto.
In casi particolari, se il medico ritiene che l’esame sia indispensabile,
è possibile eseguire l’ecocardiogramma attraverso una sonda intro-
dotta nell’esofago, come nel caso della gastroscopia. In questo caso
l’esame (ECOCARDIOGRAMMA TRANSESOFAGEO) risulta un
po’ più fastidioso, ma rispetto all’ecocardiogramma transtoracico for-
nisce informazioni molto utili per una più precisa valutazione della
cardiopatia.

1 commento:

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