sabato 1 gennaio 2011

Il Fumo di Sigaretta

Sono oramai ampiamente noti gli effetti
nocivi del fumo: bronchite cronica, tumore del polmone ed atero-
sclerosi solo per citare i più importanti. Infatti, il fumo è un fattore di
rischio accertato o sospetto di oltre 25 diverse malattie e provoca
più morti di quelli legati all’alcool, all’AIDS, alle droghe illegali, agli in-
cidenti stradali, ai suicidi e agli omicidi considerati assieme.
Il fumo di sigaretta è una miscela di oltre 4000 sostanze gassose e
corpuscolari che originano dalla combustione delle foglie di tabacco.
In particolare citiamo la nicotina (provoca lo spasmo delle arterie, au-
menta la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa), l’ossido di car-
bonio (si lega ai globuli rossi contrastando il trasporto dell’ossigeno)
il benzopirene ed altre sostanze cancerogene.
La quota di fumatori in Italia è andata diminuendo negli ultimi 25
29anni di oltre 12 punti percentuali. Ciò soprattutto a causa del de-
cremento di fumatori tra gli uomini, mentre la percentuale di fu-
matrici è rimasta complessivamente stabile. Secondo i dati ISTAT ri-
feriti all’anno 2005 i fumatori in Italia rappresentano il 21,7% della
popolazione (27,5% dei maschi e il 16,3% delle femmine) di 14 an-
ni e più. È stato rilevato inoltre che gli adolescenti e i giovani ini-
ziano a fumare più precocemente rispetto al passato.
La nocività aumenta proporzionalmente al numero di sigarette fu-
mate: chi fuma 1 pacchetto di sigarette al giorno ha un rischio 3-3,5
volte superiore di andare incontro ad un infarto miocardico rispet-
to ai non fumatori. Inoltre chi continua a fumare dopo un infarto ha
una mortalità 3 volte superiore.
In uno studio su 34.000 medici britannici la durata della vita nei fu-
matori è stata più breve di 6,5 anni. Alle donne il fumo fa più male
che agli uomini. In uno studio recentissimo, svolto all’Ospedale di
Lillehammer in Norvegia, è stato evidenziato che le donne che fu-
mano rischiano di avere un attacco di cuore 13,7 anni prima di
30quelle che non fumano, mentre per gli uomini la differenza è stata
di 6,2 anni. Anche il fumo passivo, cioè quello inalato in ambienti sa-
turi di fumo, per la presenza di altri fumatori, è dannoso alla nostra
salute.

1 commento:

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