venerdì 7 gennaio 2011

Come comportarsi se compare un forte dolore al petto?

È completamente inutile, anzi pericoloso, perdere tempo cercando
il medico curante (spesso difficilmente rintracciabile in tempi brevis-
simi) od attardarsi nell’attesa che il dolore receda con un thè, una ca-
momilla o con un antidolorifico!
Se il paziente sa già di essere affetto da una cardiopatia ischemica
deve sedersi o sdraiarsi ed assumere un farmaco da sciogliere sotto
la lingua (CARVASIN 5 mg 1 compressa, TRINITRINA 1 perla da
masticare e polverizzare, lasciandola sotto lingua oppure utilizzare
uno spruzzo di NATISPRAY) per verificare se la sintomatologia re-
cede rapidamente (pochi minuti). La somministrazione può essere ri-
petuta dopo 5 minuti circa se il dolore persiste, ma comunque non
è mai opportuno superare le 2 compresse (soprattutto se la pres-
sione arteriosa si abbassa al di sotto dei 120 mmHg) o aspettare ol-
tre i 15 minuti (se la sintomatologia recede in pochi minuti proba-
bilmente si trattava di una crisi anginosa e non di infarto miocardico
acuto: è opportuno comunque avvisare prontamente il proprio me-
dico curante od il proprio cardiologo). Se dopo tale intervallo di tem-
po il dolore non è cessato, bisogna farsi accompagnare con l’ambu-
lanza o l’auto all’Ospedale.

Poiché questi farmaci possono abbassare la pressione arteriosa
non bisogna assumerli rimanendo in piedi, ma è necessario seder-
si o sdraiarsi e non assumere il farmaco se compare stanchezza
eccessiva, vertigini, offuscamento della vista o altri malori. Ricordati
inoltre di assumere questi farmaci solo su prescrizione del medi-
co e solo in presenza di dolore toracico. Il farmaco non va assun-
to se compaiono altri sintomi, ad esempio palpitazione, stanchezza,
ecc…
I recenti importanti progressi nel trattamento dell’infarto miocardi-
co hanno inequivocabilmente dimostrato, l’utilità di un rapido rico-
vero in un’Unità di Cura Intensiva Coronarica (UCIC o UTIC), ove
sarà possibile effettuare un trattamento per poter sciogliere il trom-
bo (terapia trombolitica) o riaprire la coronaria con un’angioplastica
coronarica, riducendo così i danni causati dall’occlusione coronarica.
I risultati migliori si ottengono quando il trattamento viene effettua-
to entro 1 ora dall’inizio dei sintomi.
Bisogna pertanto recarsi al più presto al Pronto Soccorso più vicino!
Qui sarà possibile eseguire un elettrocardiogramma, per arrivare ad
una diagnosi esatta.
Una recente indagine condotta in tutta Italia ha dimostrato che cir-
ca il 40% degli infartuati arriva in UCIC dopo 6 ore dall’esordio dei
sintomi e cioè spesso troppo tardi per ottenere un buon risultato
dalla terapia.
Il motivo principale di tale ritardo è dovuto proprio al tempo che im-
piega il paziente a decidersi prima di recarsi al Pronto Soccorso.

1 commento:

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